Gli inestetismi più odiati e combattuti che colpiscono oltre l’80% delle donne in età fertile sono la ritenzione idrica e la cellulite.
Creme, trattamenti, diete, esercizi intorno a queste problematiche contano un giro di affari miliardario.
La cellulite si configura come un insieme di protrusioni del tessuto adiposo sottocutaneo nello strato reticolare del derma. Ciò che si osserva sono depressioni o introflessioni della pelle nella zona delle cosce, fianchi, glutei e dell’addome talvolta associati a noduli e infiammazione che donano il tipico aspetto “a buccia di arancia”.
Ma qual è la causa?
Purtroppo non esiste un singolo colpevole, ritenzione e cellulite sono disturbi multifattoriali!
Sovrappeso o obesità, predisposizione genetica, squilibri ormonali, sedentarietà, alimentazione errata, alterazione dell’equilibrio dei fluidi, traumi, malfunzionamento del sistema circolatorio e linfatico…le cause sono moltissime!
Alcune morfologie corporee sono più “a rischio” rispetto ad altre, in particolare le donne “a triangolo” (o a pera) tendono ad essere più predisposte, ma ancora di più lo sono le donne “a cerchio” (o a mela). Queste morfologie sono un riflesso del quadro ormonale, cioè presentano livelli alti di estrogeni e insulina e una diversa distribuzione dei recettori implicati nell’aumento o nella riduzione dell’ossidazione dei grassi in certi distretti corporei (in senso “pro-dimagrimento” o “anti-dimagrimento”). Per questo motivo molte donne dimagrendo migliorano nella parte alta e non in quella bassa.
Come si può agire? A volte si commettono alcuni errori (in buona fede) anche a causa delle “fake news” o dei guru dei social che dispensano consigli senza averne i titoli.
Dal punto di vista dell’alimentazione eliminare i carboidrati e i grassi può essere controproducente: nel breve periodo potrebbe portare ad un rapido dimagrimento ma approcci troppo restrittivi a lungo termine aumentano lo stress. Inoltre, carboidrati troppo bassi peggiorano il metabolismo tiroideo che deve essere efficiente per poter perdere peso.
Molto spesso le donne tendono anche a bere poco, arrivano a fatica ai 2L al giorno. L’acqua è fondamentale per tutte le reazioni del nostro organismo, soprattutto per poter veicolare le sostanze di rifiuto dall’interstizio al sistema linfatico (composto principalmente da acqua) e scongiurare l’infiammazione. E quando a questa situazione si aggiungono integratori drenanti o diuretici per “sgonfiare” si fa un bel danno!
Al contrario, la pratica di bere smodatamente perché si pensa che “l’acqua elimina l’acqua” ed eliminare il sale dalla dieta può portare a disidratazione. Il sale per anni è stato ritenuto il responsabile della ritenzione idrica e il fatto di ridurlo drasticamente o eliminarlo è un grandissimo errore. Il sodio è un elemento importantissimo per il nostro organismo, i cui livelli sono mantenuti stabili da alcuni ormoni che ne regolano il riassorbimento o l’escrezione andando quindi a regolare la pressione sanguigna. Se eliminiamo il sale dalla dieta il nostro corpo metterà in atto una serie di meccanismi per trattenerlo il più possibile e dato che l’acqua segue sempre il sodio…anch’essa verrà trattenuta!
Altre abitudini alimentari scorrette che incoraggiano la cellulite e la ritenzione idrica sono l’utilizzo dei prodotti industriali confezionati, il ridotto introito di frutta e verdura di stagione, l’eccesso di zuccheri e alcol.
Dato che la cellulite è un disturbo multifattoriale è bene agire anche modificando il proprio stile di vita: un allenamento corretto, una buona gestione dello stress, una postura e una respirazione corretta magari uniti ad un’integrazione specifica e, perchè no, anche a qualche massaggio o trattamento estetico, possono ridurre e migliorare questo fastidioso inestetismo.
Tutto fa!